La potenziale candidatura di Joe Biden potrebbe essere l’ultimo dei problemi di Hillary Clinton nella corsa per assicurarsi la nomination Democratica per le presidenziali.
Il produttore esecutivo di The Good Wife, Robert King, ha raccontato a TVLine che l’arte imiterà la politica della vita vera nel momento in cui Peter lancia la sua offerta per il cartellino Democratico. “Se Peter si candiderà, lo farà contro Hillary“, dichiara King, ammettendo che è “fantastico” che la CBS “ci stia permettendo di farlo“.
King ha inoltre affermato che la storyline della campagna politica nella settima stagione farà da parallelo agli eventi delle primarie ufficiali, cosicché quando “[il primo febbraio] ci sarà il Caucus in Iowa, succederà anche nel nostro show. Stiamo cercando di correre in parallelo tra quello che succede nel nostro show e quello che succede nella realtà“.
Naturalmente, l’audace strategia di narrazione presenta delle sfide. “La cosa difficile per noi è che abbiamo iniziato a scrivere i copioni a giugno, quindi si tira sempre ad indovinare il modo in cui andranno le cose“, ammette King. “E siamo scioccati da come nella politica le cose cambino dal giorno alla notte. Non siamo sicuri se Biden, a questo punto, entrerà in gara. Siamo in grado di aggiungere alcune battute se necessario, ma a questo punto stiamo giocando a scommettere.“
In base a come le cose si svolgeranno nella vita vera, King si riserva il diritto di cambiare rotta “cambiando direzione rispetto alla realtà” (ovvero, se Hillary vincerà le primarie del partito Democratico, ciò non preclude che Peter farà lo stesso). Una cosa che sembra improbabile: nessuna menzione del disonesto agitatore repubblicano Donald Trump. A tal proposito Michelle King spiega che “Peter è in corsa per i democratici, quindi non c’è motivo di parlarne“.
